Lavori & Tecnologie

Sostenibilità e certificazioni ambientali in condominio

Obiettivo decarbonizzazione

di Francesca Blanc, R&D specialist

Secondo il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep), il consumo energetico degli edifici rappresenta il 36% del consumo energetico globale ed un 37% delle emissioni globali di CO2 (dati Unep 2020, a fronte di un 35% ed un 38% rispettivamente per il periodo pre-pandemico). L'Italia, nel 2021, ha dedicato quasi il 2% del proprio prodotto interno lordo agli investimenti nel settore della costruzione, essendo uno dei paesi che ha investito maggiormente in questo ambito a livello globale (Unep, dati 2020). Ovviamente, il settore delle ristrutturazioni, ed in particolare quello residenziale, sono al centro del dibattito italiano, essendo la maggior parte del patrimonio edilizio nazionale edificato prima del 1990 (70-80%, dati Enea), ossia prima dell'emanazione di quasi tutte le normative in materia energetica.

La decarbonizzazione del settore della costruzione

Inoltre, un 60% del totale degli edifici si trova in classe energetica E ed F (Enea, Rapporto annuale sulla Certificazione energetica degli edifici, 2021). Per poter adempiere agli impegni internazionali presi dall'Italia con l'Accordo di Parigi, firmato nel 2015, la decarbonizzazione del settore della costruzione è un elemento chiave: non solo, dunque, efficientamento energetico degli edifici, ma anche economia circolare nell'intero processo di costruzione/riqualificazione, così come resilienza del costruito e migliori connessioni territoriali. Se l'obiettivo nazionale è l'azzeramento delle emissioni nette al 2050 (Green Deal Eu e Piano nazionale integrato per l'energia e il clima), nove città italiane (Milano, Bergamo, Bologna, Firenze, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) puntano a questo obiettivo già entro il 2030, e partecipano alla «Missione città intelligenti e a impatto climatico zero» promossa dalla Commissione europea. Una ragione in più per perseguire e garantire la sostenibilità del settore della costruzione.

Le azioni da attuare per il cambiamento

L'ecosostenibilità del costruito è al centro dell'operato dei Green building councils, presenti in più di 70 paesi a livello globale, tra cui l'Italia. Le sezioni territoriali italiane sono 15, dislocate su tutto il territorio nazionale. Il Green building council (Gbc) italiano si propone di favorire la creazione di un ambiente costruito sostenibile per l'Italia del futuro, proponendo una serie di azioni per il cambiamento, orientate alla creazione di una nuova cultura che promuova una maggiore efficienza e minori emissioni. Tali azioni si concentrano su:
•Decarbonizzazione (da edificio a energia zero a edificio a zero emissioni)
•Economia circolare
•Efficienza idrica
•Uso del suolo e biodiversità
•Resilienza
•Benessere e salubrità
•Giustizia nella transizione
•Ruolo chiave dell'edilizia all'interno del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima 2030.

Gli altri protocolli

Il protocollo Gbc Condomìni - Riqualificazione, conduzione e manutenzione delle residenze condominiali esistenti fa parte di un rating-system energetico-ambientale prodotto dal Gbc, che include ulteriori certificazioni, quali Gbc Home, Gbc Quartieri e Gbc historic building. I protocolli Gbc, elaborati dai comitati di Gbc Italia, prendono spunto dai rispettivi rating systems Leed (Leadership in energy and environmental design), facendo però riferimento alla realtà costruttiva e normativa italiana ed europea.Il target del sistema di valutazione Gbc Condomìni sono gli edifici residenziali multipli, composti da un numero superiore a quattro unità immobiliari (intese a livello funzionale e/o strutturale), interessate da un processo di riqualificazione dell'esistente.

La valutazione riguarda sia la fase di riqualificazione, sia la successiva fase gestionale, e non vi sono restrizioni sulla tipologia e livello di ristrutturazione. I criteri di verifica del protocollo Gbc Condomìni si strutturano su sette aree di valutazione, per ognuna delle quali viene fornito un punteggio specifico, per un totale massimo di 110 punti (80 punti per la classificazione più alta, la cosiddetta “platino”).

Le aree di valutazione

In particolare, le aree di valutazione del protocollo Gbc Condomìni sono:
•Resilienza
•Connessione e Territorio
•Acqua e Energia
•Materiali e risorse
•Qualità percepita
•Innovazione nella progettazione
•Priorità regionale.

Non solo valutazioni energetiche, dunque, ma una riqualificazione complessiva che possa tenere conto di molteplici elementi di sostenibilità e che non punti solamente ad incrementare il valore di mercato dell'immobile, ma che possa permettere al condominio di mantenere le proprie prestazioni grazie anche alla formazione dei suoi utenti verso l'adozione di buone pratiche e comportamenti virtuosi. La creazione di un marchio di qualità riconosciuto dal mercato e di un ranking nel processo di riqualificazione sono, quindi, garanzia di una sostenibilità di più ampio respiro.

L’iter di certificazione

Il protocollo Gbc Condomìni intende la riqualificazione come un processo composto da una fase preliminare di indagine sulle prestazioni energetiche dell'edificio, seguita dagli interventi su struttura, involucro ed impianti, così come aree esterne di pertinenza, che portino ad un miglioramento delle prestazioni dell'edificio, e per le quali vengono fissate delle soglie minime di miglioramento.Il percorso di certificazione si articola in quattro step successivi:
•Eligibilità (opzionale e facoltativa): ha l'obiettivo di realizzare un'analisi di durabilità e resilienza ed una diagnosi energetica del fabbricato, orientata ad individuare i rischi e le criticità. In secondo luogo, si pone l'obiettivo di valutare la raggiungibilità della certificazione e di stimarne i costi.
•Verifica del progetto (opzionale e facoltativa): è fortemente consigliata, in quanto la sua mancanza può pregiudicare l'accesso al processo di certificazione stesso. Si richiede al termine della fase di progettazione ed è precedente all'inizio della fase di realizzazione delle opere di riqualificazione.
•Certificazione dell'intervento di riqualificazione: è la registrazione del progetto ai fini della certificazione ed è consigliabile attivarla durante le fasi preliminari di studio ed in ogni caso non dopo l'inizio delle opere di riqualificazione. Questa fase si conclude con il termine delle opere di riqualificazione ed il conseguente collaudo. La certificazione implica la verifica delle azioni di esecuzione e si basa sulle azioni preliminari, sulle scelte progettuali rendicontate, sulla rendicontazione del processo costruttivo, dei collaudi e sulla definizione delle politiche di gestione.
•Ricertificazione: è da ottenere entro cinque anni dalla prima certificazione (pena il suo decadimento) e corrisponde alla verifica delle azioni di conduzione.Le azioni previste associate al ciclo di vita dell'edificio da riqualificare si articolano in:
- Azioni preliminari (P): si riferiscono allo studio di fattibilità e diagnosi pre-intervento. In particolare, includono le indagini preliminari sulle prestazioni attuali dell'edificio e la diagnosi energetica, per definire la base di intervento, così come la definizione del piano di azioni dell'intervento di riqualificazione strutturale e/o energetica.
- Azioni di progettazione (D): si riferiscono alla definizione delle soluzioni da adottare per la realizzazione dell'intervento di riqualificazione, compreso il dettaglio della progettazione.
- Azioni di esecuzione (E): si riferiscono alla realizzazione delle opere previste, e relativa documentazione di rispetto di quanto previsto nelle fasi di progettazione, ed includono le attività di collaudo in condizioni standard di esercizio.
- Azioni di conduzione (C): si riferiscono alla fase di occupazione dell'edificio e rappresentano l'implementazione delle strategie di riqualificazione. Devono essere rendicontate per ottenere la ricertificazione periodica.

La certificazione Gbc Condomìni si propone, dunque, come innovativo strumento per la riqualificazione, l'esercizio e la manutenzione degli edifici, considerando il sistema edificio nel suo complesso anche per interventi parziali. Il protocollo guida e verifica la riqualificazione sostenibile, certificandone la qualità e si propone di diventare strumento ufficiale per chi si occupa di edilizia e sostenibilità.

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