Fisco

Bonus mobili nel 730, da conservare le ricevute dei pagamenti elettronici

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di Francesco Capri , Francesco Manfredi ,

Anche quest’anno, solo per i contribuenti che hanno realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio, è possibile usufruire del bonus mobili nel 730. La detrazione, pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici, prevede un limite di spesa di 10mila euro per il 2022, come stabilito dalla legge n. 234/2021 (la legge di Bilancio 2022) e deve essere ripartita in dieci quote annuali.

Presupposto dell’agevolazione è la presenza di un intervento edilizio compreso fra:
1
manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali;
2
ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
3
restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
4
manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Nessuna preclusione anche nel caso in cui il contribuente abbia optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura relativamente ai bonus casa, ma il soggetto che usufruisce, direttamente o indirettamente (tramite cessione), delle detrazioni per spese relative al recupero del patrimonio edilizio è l’unico che ha accesso al bonus mobili. Il beneficiario deve inoltre avere la proprietà o la detenzione degli immobili ai quali sono destinati i beni.

Sono acquistabili mobili d’arredo o grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per frigoriferi e congelatori.

Fra i documenti da conservare, anche se non espressamente previsto dalla norma, è sempre consigliabile inserire le etichette energetiche, nel caso in cui la spesa agevolata ricomprenda l’acquisto di elettrodomestici. Più semplici, rispetto ad altri bonus, le modalità di pagamento, che prevedono unicamente l’obbligo di pagamento tracciato e cioè attraverso carte di debito o credito o con bonifico ordinario, mentre è escluso il pagamento con assegno bancario.

Rilevante la sequenza temporale degli interventi: per sfruttare la detrazione, infatti, è necessario che quelli di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente, ossia a partire dal 1° gennaio 2021 per le spese del bonus mobili sostenute nel corso del 2022, da inserire nel 730 di quest’anno. In ogni caso, la data di inizio lavori deve sempre essere precedente quella in cui si acquistano i beni oggetto di agevolazione.

Da tenere conto che, se si sono sostenute spese per mobili o grandi elettrodomestici anche nel corso del 2021, queste devono essere sottratte dal massimale di spesa di 10mila euro previsto per il 2022.

Oltre alle fatture di acquisto, recanti l’indicazione di natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquistati, vanno conservati i documenti di pagamento, tra cui rientrano: ricevute dei bonifici, ricevuta di avvenuta transazione, estratti conto con evidenza dell’addebito, ricevute di altri mezzi di pagamento elettronico (ad esempio la “strisciata” del pos). L’acquisto mediante finanziamento non fa perdere il diritto alla detrazione, a patto che la società erogante il prestito effettui il pagamento del fornitore con le modalità previste dalla norma ed il contribuente conservi una copia della ricevuta di pagamento.

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