Confabitare, Unioncasa e Assocasa (CUA) rinnovano l'Accordo territoriale di Roma per le locazioni a canone concordato
Confabitare, Unioncasa e Assocasa (CUA) hanno rinnovato l’Accordo territoriale di Roma per le locazioni a canone concordato, con l’obiettivo di fornire maggiore chiarezza e comprensione riguardo alle locazioni di questo tipo.Il nuovo Accordo Cua ha assunto, presso il Dipartimento valorizzazione del Patrimonio e politiche abitative del Comune di Roma, il protocollo QC/2023/84927 del 7 agosto 2023. Il nuovo testo è facilmente consultabile al seguente indirizzo:
https://www.confabitareroma.it/Modulistica/Associati/AT_RM_2023/AccordoTerritorialeRomaCUA_7-8-2023_Prot._QC-2023-84927.pdf
Sono tante le novità - comunica una nota di Confabitare - e finalmente è stata fatta chiarezza su tutti gli aspetti controversi o finora mal compresi di tale tipo di locazioni, non ultima la terminologia, spesso utilizzata in modo confuso anche da parte degli operatori e foriera di disguidi. In tal senso, sono stati effettuati dei focus: sul significato di Contratto “Non Assistito” e “Assistito”; sulla differenza tra “assistenza alla stipula” e consulenza sul testo contrattuale / precalcolo del canone; sulla differenza tra Attestazione di Rispondenza e Scheda Calcolo Canone; sull’esistenza della compressione dell’autonomia negoziale delle parti e su quali siano i limiti nei quali tale autonomia possa essere adottata.
Il nuovo Accordo, anziché avere in allegato le “copie brute” dei “tipi di Contratto” da Gazzetta ufficiale, si è spinto fino a prevedere 12 “Contratti-Tipo”, combinando ciascuna delle tre tipologie contrattuali con le varie opzioni possibili. In tal modo i fruitori non dovranno più fare lo slalom tra i testi alternativi proposti da ciascun Allegato al Dm oppure inserire spesso in modo non appropriato le opzioni Cedolare o le clausole relative alle prestazioni energetiche. Nei nuovi Contratti-Tipo si trova già tutto, a seconda della situazione per la quale si deve stipulare.
È stato precisato: come devono essere forniti, dalle parti, gli “elementi oggettivi” previsti dal Dm 16 gennaio 2017; quali dati (e come) devono essere forniti nel caso di locazione parziale, riproponendo anche la fattispecie di “locazione parziale con riserva di deposito” (esclusiva dell'Accordo Cua); in quali casi eccezionali si può pattuire un canone inferiore al minimo di fascia; quale limite può avere la superficie dei posti auto ad uso non esclusivo; che nei Contratti Transitori ed in quelli per Studenti non è previsto “a monte” (e quindi a prescindere dall’opzione per la Cedolare o meno) l’aggiornamento Istat del canone.
Fra le novità: i Parametri di Scoring sono stati ridotti a 30; sono stati eliminati i Parametri Premium; si è leggermente rimodulato il criterio di posizionamento all’interno della Fascia C; sono state stabilizzate, ma aggiornate, le fattispecie di transitorietà speciali introdotte nel 2020 per effetto del CoViD, di regola non applicabili ma che entrano in vigore nel caso di Stato di Emergenza Nazionale; non è più necessario, nel caso di alloggi completamente arredati, inviare all’Organizzazione l’Inventario “ai fini dell’Attestazione”; nei casi particolari per i quali è previsto un supporto bilaterale, non è più necessario ricorrere al Contratto Assistito, ma è sufficiente un'Attestazione Bilaterale. In tutte e tre le tipologie contrattuali è prevista una premialità per il conduttore che presta garanzie di importo pari ad almeno 12 mensilità, sfoltendo le precedenti 4 casistiche sul punto. Con riferimento alla Parte Terza, che regola i Contratti per Studenti è stato ben chiarito: quali siano le istituzioni formative che danno diritto ai propri iscritti fuori sede di stipulare un Contratto per Studenti, con degli esempi specifici; la particolarità nel caso degli studenti Erasmus e di altri visiting students; il fatto che, dopo il primo rinnovo, il Contratto per Studenti non può essere ulteriormente prorogato; quale debba essere la procedura di avvicendamento di studenti nel medesimo Contratto.
Una delle novità più importanti è poi l’introduzione di una premialità per i locatori che intendano stabilizzare le esigenze alloggiative degli studenti stipulando un Contratto “lungo” (2 anni + 2, fino a 3 anni + 3), quale alternativa alle locazioni turistiche brevi. Fiore all’occhiello della riformulazione delle regole dei Contratti per Studenti è stato il gradimento e l’adesione da parte di DiSCo, l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio e alla Conoscenza, che è, istituzionalmente, uno dei possibili Conduttori di questo tipo di Contratti. Un corposo insieme di novità, che ne fanno uno strumento operativo prezioso e (adesso anche) pratico, al servizio dei proprietari immobiliari, degli inquilini e degli operatori professionali del settore. Il nuovo Accordo si applica ai Contratti che saranno sottoscritti dal 4 Settembre 2023.