L’amministratore verifica la salubrità dell’acqua
L’obbligo è stato introdotto a seguito dell'entrata in vigore del Dlgs 18/2023
L'Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 3 luglio
La materia oggetto del quesito era precedentemente disciplinata dal Dlgs 31/2001 e successive modifiche. La norma stabiliva che il gestore, cioè colui che fornisce l'acqua, fosse responsabile delle verifiche circa la salubrità sino al contatore, mentre i proprietari o gli amministratori di condominio non avevano obblighi di controllo sulla qualità dell'acqua, ma solo sull'adeguatezza e sulla manutenzione dell'impianto idrico. A seguito dell'entrata in vigore del Dlgs 18/2023 è stato introdotto, per proprietari e amministratori di condominio, l'obbligo di verificare, dopo il contatore, qualità e salubrità dell'acqua, compreso l'accertamento dell’esclusione della presenza di piombo, uranio e legionella, fermi restando i controlli obbligatori sulla manutenzione dell'impianto idrico. Sono, peraltro, previste sanzioni elevate in caso di inadempimento. Il dubbio del lettore è, pertanto, legittimo, in quanto il Dlgs 18/2023 riguarda anche i condomìni.
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