L'esperto rispondeCondominio

L’amministratore verifica la salubrità dell’acqua

L’obbligo è stato introdotto a seguito dell'entrata in vigore del Dlgs 18/2023

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di Cesarina Vittoria Vegni

La domanda

La domanda
Il Dlgs 18/2023 prevede la valutazione e la gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni. Ho detto al nostro amministratore di condominio che, a mio parere, tale norma trova applicazione anche in ambito condominiale, in quanto nel nostro edificio, composto da circa 80 unità, la distribuzione dell’acqua potabile passa attraverso un unico contatore. L’amministratore ha risposto sostenendo che la norma non vale per la gestione del condominio. Vorrei sapere se la sua affermazione è corretta.

L'Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 3 luglio
La materia oggetto del quesito era precedentemente disciplinata dal Dlgs 31/2001 e successive modifiche. La norma stabiliva che il gestore, cioè colui che fornisce l'acqua, fosse responsabile delle verifiche circa la salubrità sino al contatore, mentre i proprietari o gli amministratori di condominio non avevano obblighi di controllo sulla qualità dell'acqua, ma solo sull'adeguatezza e sulla manutenzione dell'impianto idrico. A seguito dell'entrata in vigore del Dlgs 18/2023 è stato introdotto, per proprietari e amministratori di condominio, l'obbligo di verificare, dopo il contatore, qualità e salubrità dell'acqua, compreso l'accertamento dell’esclusione della presenza di piombo, uranio e legionella, fermi restando i controlli obbligatori sulla manutenzione dell'impianto idrico. Sono, peraltro, previste sanzioni elevate in caso di inadempimento. Il dubbio del lettore è, pertanto, legittimo, in quanto il Dlgs 18/2023 riguarda anche i condomìni.

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