Condominio

L'assemblea può deliberare sulla modalità di delimitazione dei posti auto

La diversa delimitazione per essere impugnata deve ledere i diritti del singolo condòmino, che è tenuto a provare il danno subìto

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di Eugenia Parisi

Un condomino ha impugnato la delibera assembleare con la quale si era stabilito di ripristinare le strisce delimitatrici dei posti auto, siti nel cortile comune, in spregio ad un'ordinanza che aveva ordinato al condominio il ripristino dello stato dei luoghi, con l'eliminazione delle linee di delimitazione dei posti auto effettuate a seguito del rifacimento del cortile; ha chiesto, quindi, dichiararsi l'inefficacia della delibera.

Il condominio ha dedotto che l'assemblea aveva deliberato il rifacimento del cortile comune e, in conseguenza della demolizione e della ricostruzione della pavimentazione, la ditta incaricata, su indicazioni del direttore dei lavori, aveva provveduto a ritracciare le linee di delimitazione di tutto il perimetro dei posti auto del cortile condominiale, sino ad allora delimitati solo con dei segni a forma di T (cosiddetti spigoli), posti ai quattro angoli di ciascun posto auto; inoltre, i segni di tale delimitazione, erano stati tracciati sulla scorta ed in conformità della planimetria allegata al regolamento di condominio di natura contrattuale.

La disposizione del regolamento e della planimetria allegata
La domanda è stata rigettata dalla sentenza del Tribunale di Milano numero 2179/2021, perché l'assemblea di condominio, nella delibera impugnata, si era attenuta strettamente al regolamento condominiale, e, in particolare, alla planimetria ivi allegata, a cui anche lo stesso attore aveva fatto riferimento, sostenendo invece la difformità, a suo danno, delle linee di delimitazione dei posteggi assegnatigli in uso, rispetto alla medesima planimetria. A seguito dell'avvenuto ripristino dello stato dei luoghi, circostanza pacifica che non risultava contestata dall'attore, l'assemblea, con la delibera impugnata, non aveva in alcun modo agito per invalidare la sentenza resa dal tribunale nella causa possessoria, che non poteva avere alcuna rilevanza nell'odierna causa, in quanto l'attore risultava aver già ottenuto la tutela possessoria richiesta, mediante l'eliminazione delle strisce erroneamente tracciate da parte del condominio.

L'assenza di lesione del diritto al parcheggio
Nemmeno è parso pertinente il richiamo operato dall'attore alla nota sentenza resa dalle sezioni Unite della Cassazione (7 marzo 2005 numero 4806) che ha stabilito la nullità delle deliberazioni che incidono sui diritti individuali del singolo condòmino, atteso che non risultava dimostrato che la delibera impugnata avesse inciso in maniera lesiva sul diritto dell'attore a parcheggiare nel cortile comune, in quanto aveva stabilito di ridisegnare i posti auto in conformità della medesima mappa che anche l'attore affermava essere fonte del suo diritto, in conformità a quanto previsto dal regolamento contrattuale di condominio.

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