Condominio

Occupazione abusiva alloggi, Confabitare sollecita provvedimenti a tutela dei diritti dei cittadini

Sbagliata - scrive il presidente Zanni in una lettera in Commissione Giustizia - la scelta del legislatore di “alleggerire” le conseguenze penali per il reato di violazione di domicilio



Confabitare - associazione proprietari immobiliari - si è rivolta alla II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati per discutere la proposta di modifica dell’articolo 633-bis del codice penale in materia di occupazione abusiva di alloggi pubblici o privati, sottolineando l’urgenza di affrontare il crescente fenomeno dell’occupazione abusiva di alloggi e le gravi conseguenze che tale reato comporta, in particolare per le persone anziane e/o malate coinvolte.

«Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento significativo dei casi di occupazione abusiva di alloggi - commenta Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare - spesso caratterizzati da violenza e inganno, a discapito dei legittimi proprietari.Questa problematica ha attirato l’attenzione dei media nazionali e di trasmissioni televisive, suscitando grande preoccupazione. Il dato è allarmante non solo per il costante aumento dei casi, ma soprattutto perché le vittime sono spesso persone anziane e malate.Non dobbiamo dimenticare che la tutela della proprietà privata e del diritto di avere una casa in cui vivere è non solo un diritto costituzionale, ma anche un dovere civico e morale. In molti casi, le persone che subiscono l’occupazione abusiva non hanno un altro luogo in cui trovare riparo. Inoltre, coloro che si introducono illegalmente nelle case, oltre a provocare danni materiali, distruggono oggetti e ricordi personali, talvolta legati a persone care che non ci sono più.In questo contesto sociale, la scelta del legislatore di “alleggerire” le conseguenze penali per il reato di violazione di domicilio, con la legge 15 luglio 2009 n° 94, si è rivelata del tutto sbagliata e ingiustificata. Questo ha portato a un’errata percezione, soprattutto da parte dei perpetratori di questi reati, di un affievolimento del reato stesso e dell’interesse pubblico a perseguirlo».

Nella lettera (che potete leggere integralmente cliccando qui) sono proposti emendamenti all’articolo 614 del Codice penale che disciplina il reato di violazione di domicilio e stabilisce le relative pene, e modifiche all’articolo 380 e 381 al fine di rendere obbligatorio l’arresto in flagranza per determinati reati non colposi.Le proposte presentate da Confabitare mirano a rafforzare la protezione della proprietà privata e a contrastare il fenomeno dell’occupazione abusiva di alloggi, che rappresenta un problema sociale di rilevanza nazionale.

«In quanto associazione dei proprietari immobiliari - continua Zanni - siamo estremamente preoccupati per questa situazione. Le forze dell’ordine e la magistratura si trovano a dover affrontare questa sfida con strumenti inefficaci, a causa della riforma del 2009 che ha eliminato ogni deterrente legato a questa forma di reato. È fondamentale che vengano adottati provvedimenti adeguati per contrastare l’occupazione abusiva, garantendo una giusta tutela dei diritti dei cittadini e preservando il valore della proprietà privata e dell’abitazione come bene fondamentale nella nostra società». Confabitare auspica che la Commissione giustizia consideri attentamente le proposte avanzate, affrontando con determinazione la questione dell’occupazione abusiva di alloggi e adottando misure legislative che tutelino i diritti dei proprietari immobiliari.

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