A Milano regole e procedure semplificate per chi utilizza i contratti di affitto a canone concordato
Siglata l’intesa con le rappresentanze sindacali territoriali e le associazioni dei piccoli proprietari immobiliari
È stato siglato l'accordo che stabilisce nuove regole e importi massimi dei contratti di locazione a canone concordato per la città di Milano. La firma del documento arriva dopo un percorso - precisa una nota - che ha visto coinvolti la Città metropolitana di Milano e i comuni che ne fanno parte; le rappresentanze sindacali territoriali e le associazioni dei piccoli proprietari immobiliari. Tra loro, per gli inquilini Conia, Sunia, Uniat, e Appc, Assoedilizia, Asppi, Confappi, Uppi per i proprietari.
L'accordo vuole fornire - prosegue il comunicato - agli inquilini e ai proprietari uno strumento più chiaro, facile da utilizzare, efficace ed omogeneo. Contestualmente sarà costituito un Osservatorio permanente tra gli Enti Locali, le organizzazioni maggiormente rappresentative dei conduttori e della proprietà edilizia per valutarne gli esiti.
Il documento prevede la suddivisione del territorio della città di Milano in 5 aree omogenee e fissa per ognuna delle 5 zone un limite minimo e massimo per il canone di affitto, calcolato anche in base alle caratteristiche dell'alloggio, che verrà classificato in tre fasce:
- zona 1: da un minimo di 100 €/mq a un massimo di 310 €/mq all'anno
- zona 2: da un minimo di 70 €/mq a un massimo di 180 €/mq all'anno
- zona 3: da un minimo di 60 €/mq a un massimo di 170 €/mq all'anno
- zona 4: da un minimo di 55 €/mq a un massimo di 160 €/mq all'anno
- zona 5: da un minimo di 50 €/mq a un massimo di 130 €/mq all'anno
Sarà inoltre possibile utilizzare lo strumento anche per la locazione di una singola stanza ad un canone mensile forfettario massimo, determinato come segue:
- zona 2: € 600
- zona 3: € 500
- zona 4: € 450
- zona 5: € 400
I proprietari che aderiranno potranno ottenere importanti agevolazioni rispetto ai contratti a libero mercato:
- Cedolare secca: aliquota ridotta dal 21% al 10%
- Imu: Il Comune di Milano prevede un'aliquota agevolata pari allo 0,73%
- Imposta di registro: riduzione del 30% della base imponibile su cui calcolarla
- Irpef: vantaggi su base imponibile. Il canone di locazione ridotto della percentuale forfetaria del 5% e rapportato alla percentuale di possesso viene ulteriormente ridotto del 30%.
Inoltre, tramite l'Agenzia per l'affitto accessibile Milano Abitare, previsti per i proprietari che stipulano un contratto a canone concordato un contributo fino 2mila euro e fino a 4mila euro di contributo ad appartamento da utilizzare per eventuali ristrutturazioni necessarie.
Il nuovo accordo avrà durata triennale e potrà essere adottato anche dai comuni della Città Metropolitana in seguito a singole contrattazioni locali.