La gestione proattiva della qualità dell’ambiente interno è un pilastro fondamentale per il mantenimento della salute fisica e della vitalità organizzativa tant’è che riconoscere e affrontare la sindrome dell’edificio malato è fondamentale per garantire la salute e la produttività degli occupanti dell’edificio. Va da sé che attraverso l’implementazione di strategie mirate per migliorare la qualità dell’aria interna, i gestori degli edifici possono ridurre significativamente l’incidenza del Sick Building Syndrome, per migliorare tanto il benessere sul posto di lavoro quanto rafforzare il loro impegno nel fornire ambienti sicuri e sani.
Gli edifici sono traguardabili anche attraverso il paradigma della salute in quanto le evidenze scientifiche hanno dimostrato che l’ambiente fisico degli interni può contribuire tanto al nostro benessere, quanto generare uno stato di malessere. La percezione ottimale dei parametri termo igrometrici (temperatura, umidità e ventilazione) e di quelli inerenti alla qualità dell’aria respirata (pulita), sono gli aspetti fondamentali che definiscono il comfort indoor, con ricadute positive sulla nostra...
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di Antonio Piccolo - Dottore commercialista e revisore dei conti
Professione CTU. Contestazioni alla consulenza tecnica
di Paolo Frediani – libero professionista, professore a contratto Università di Pisa, docente alla Scuola Superiore della magistratura, pubblicista e formatore professionale