Frodi sulle cessioni, l’Agenzia semplifica l’avvio delle verifiche
Viene attuata una norma della legge di Bilancio 2022 sugli uffici accertatori
L’agenzia delle Entrate punta a rafforzare ulteriormente la stretta sugli schemi di frode, legati alla cessione dei crediti edilizi, nei quali il beneficiario principale fa perdere le sue tracce e rende così più complesse le attività di verifica degli uffici dell’amministrazione fiscale.
In mancanza del domicilio fiscale del beneficiario delle detrazioni, che potrebbe ad esempio essersi trasferito all’estero ed essersi così reso irreperibile, sarà allora il domicilio fiscale del cessionario o dell’impresa fornitrice al momento dell’utilizzo del credito a fare da riferimento per individuare la direzione competente a svolgere le attività di accertamento.
L’agenzia delle Entrate, con un provvedimento firmato ieri dal direttore Ernesto Maria Ruffini (prot. n. 237466 /2023), dà così piena attuazione a una norma della legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1 comma 35), andando a individuare gli uffici che devono effettuare i controlli in caso di indebite cessioni delle agevolazioni fiscali legate a ristrutturazioni.
Partiamo proprio dal comma 35 che ripropone peraltro una norma che era originariamente inserita nel decreto legge n. 157/2021. Questo stabilisce che il potere di emettere atti di recupero ed eventualmente di sanzionare i contribuenti spetta all’ufficio dell’agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del contribuente/beneficiario, al momento nel quale la violazione viene commessa. Può però succedere che manchi il domicilio fiscale del beneficiario. In questi casi, in base alla legge di Bilancio 2022, il soggetto competente ad effettuare le verifiche andava individuato proprio con il provvedimento delle Entrate appena pubblicato.
A fare fede, allora, per effetto dell’intervento dell’agenzia delle Entrate sarà il domicilio fiscale del cessionario o del fornitore. Queste indicazioni sono fondamentali in caso di cessione di bonus edilizi, perché per questi trasferimenti può essere difficile o impossibile andare a individuare il luogo esatto nel quale è stata commessa la violazione. Inoltre, per le indebite compensazioni, effettuate in via telematica, molto spesso negli schemi di frode il beneficiario principale si rende irreperibile. Serve a questo dare indicazioni precise su quali strutture dovranno andare a perseguire le presunte frodi.
«Al riguardo - conclude il provvedimento - per individuare la competenza territoriale, con riferimento al luogo dove è stata commessa la violazione, è necessario fare riferimento all’allegato A del regolamento di amministrazione dell’agenzia delle Entrate, che la determina con riferimento alle Direzioni provinciali». L’allegato A, nello specifico, associa le diverse direzioni ai Comuni delle diverse parti d’Italia.
Cedolare secca anche per i contributi sui canoni di locazione
di Elena Ferrari - Dottore commercialista