L'esperto rispondeCondominio

L’accesso alla fibra ottica è un diritto per tutti

Un condomino non può essere penalizzato nell’accedere ad un servizio di cui godono tutti gli altri

Gaia Martinenghi

La domanda

Da poco mi sono trasferita al nono piano di un condominio di 13, dove è attiva la copertura della fibra ottica, con cablaggio verticale, all’interno di un cavedio condominiale. Il mese scorso avevo fatto un contratto con un gestore telefonico per l’attivazione della fibra FTTH e della linea telefonica. I tecnici che sono intervenuti hanno chiesto di potere accedere al piano superiore al mio, perché, attraverso lo sportello che consente l’accesso al cavedio del decimo piano, avrebbero dovuto tirare la fibra per poi portarla nel mio appartamento. Purtroppo ciò non è stato possibile, in quanto l’accesso era limitato da uno sportellino di piccole dimensioni e all’interno della canalina non c’era più spazio. Quindi, non potrò mai attivare la fibra ottica, come hanno fatto tutti gli altri residenti nel condominio, e non mi rimane che optare per una fibra misto rame, a meno che non vengono fatti lavori condominiali. Ho interpellato l’amministratore, il quale mi ha detto che eventuali lavori per una canalina più grande dovrebbero essere eseguiti a mie spese. Chiedo, a questo punto, se è corretto che io non possa accedere a un bene condominiale in quanto sono l’ultima arrivata.

L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 27 gennaio 2025

Il primo comma dell’articolo 1102 del Codice civile stabilisce che «ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto.

A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa». Nel caso descritto...