Con l'ordinanza n. 17198/2025, depositata lo scorso 26 giugno, la quinta sezione civile della Corte di Cassazione ha condiviso le conclusioni cui approdò la giurisprudenza di merito, la quale aveva ritenuto sufficiente, ai fini della tassazione, la mera potenzialità edificatoria, ricollegabile alle previsioni del P.R.G., a prescindere dalla concreta edificabilità, subordinata all'emanazione degli strumenti urbanistici attuativi. Si tratta di una presa di posizione coerente con il percorso normativo che ha interessato sin qui la materia, valorizzato anche attraverso gli approdi cui è giunta la giurisprudenza, di seguito illustrati.
Le plusvalenze realizzate su terreni a seguito di esproprio, se non sono conseguite nell'esercizio di arti, professioni o imprese commerciali, sono tassate come redditi diversi, ai sensi dell'art. 67, comma 1, lettera b), del Tuir. La norma, invero, ricomprende nell'ambito applicativo di tale trattamento impositivo, tra l'altro, le plusvalenze realizzate "a seguito di cessioni a titolo oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria" secondo gli strumenti urbanistici vigenti al momento...
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