L'esperto rispondeCondominio

La verifica sulla rumorosità dell’autoclave di un privato

La Cassazione ha precisato che il limite di tollerabilità delle immissioni non ha carattere assoluto ma è relativo alla situazione ambientale, variabile da luogo a luogo

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di Matteo Rezzonico

La domanda

Il condomino che verrà ad abitare nell’attico ha installato, all’insaputa di tutti e nell’ambito di un importante lavoro di ristrutturazione, un’autoclave privata sul suo terrazzo, proprio nel punto che funge da copertura alla camera da letto della mia mamma, che abita al piano sottostante. Posso pretenderne lo spostamento in un luogo più consono, visto che si tratta di un impianto per definizione rumoroso? Tra l’altro il condominio ha già uno spazioso locale autoclave, dove sarebbe possibile spostare anche l’impianto privato. Faccio inoltre presente che la zona, residenziale, in cui si trova il condominio è estremamente silenziosa, specialmente nelle ore notturne. Mi pare inoltre di aver letto da qualche parte che la ristrutturazione in condominio deve rispettare la continuità con la destinazione d’uso esistente.

 L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 11 dicembre

La rumorosità di un impianto di autoclave può essere misurata con strumenti fonometrici in base ai “limiti”, pur di natura pubblicistica, previsti dal Dpcm 1° marzo 1991 (recante limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno). Ove l’impianto risulti eccessivamente rumoroso, valgono le disposizioni dell’articolo 844 del...