No alla cedolare secca se si affitta l’immobile condominiale adibito inizialmente come portineria
L’agevolazione è riservata alle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento
Come è ormai noto molto edifici hanno rinunciato, per motivi economici, alla pur fondamentale presenza del portiere. Il locale deputato ad ospitarlo quindi può essere affittato dall condominio. In tal caso si può far ricorso alla cedolare secca, anche quando il locatario è una persona fisica che utilizza l'immobile come propria abitazione? Risponde all’interessante quesito l’agenzia delle Entrate nella sua rivista online.
No alla cedolare secca per il locale condominiale
La possibilità di richiedere il regime fiscale della “cedolare secca”, previsto dall'articolo 3 del Dlgs 23/2011, è riservata alle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate, che non agiscono nell'esercizio di un'attività di impresa o di arti e professioni. Con la circolare 26/2011 l'agenzia delle Entrate ha chiarito che per la locazione di immobili a uso abitativo oggetto di proprietà condominiale non è possibile esercitare tale regime di tassazione.
Le motivazioni
Il motivo è legato «alla particolarità della fattispecie con riguardo alle regole che sovrintendono alla gestione della parti comuni e alla circostanza che i contratti sono usualmente stipulati e registrati dall’amministratore utilizzando il codice fiscale del condominio».
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