La sentenza n. 14993 della Cassazione Civile, pronunciata il 29 maggio 2024, affronta un aspetto cruciale riguardante l'utilizzo e la valutazione dei pareri dei consulenti tecnici d'ufficio (CTU) nei procedimenti civili. Questa decisione riveste una particolare importanza per il ruolo che i CTU svolgono nel sistema giudiziario italiano e per le modalità con cui i giudici del merito giustificano le loro decisioni basate su tali pareri.
Principio di diritto stabilito
La massima della sentenza stabilisce che il giudice del merito, quando accetta il parere del CTU, non è obbligato a motivare specificamente le ragioni della sua adesione, in quanto l'accettazione del parere fornisce un'adeguata giustificazione che non può essere criticata in sede di legittimità. Tuttavia, qualora vi siano critiche specifiche e circostanziate alla consulenza tecnica da parte di consulenti di parte o difensori, il giudice del merito deve spiegare dettagliatamente le ragioni della sua...
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di Elena Ferrari - Dottore commercialista