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Riscaldamento, come funziona il pagamento della quota fissa quando il supercondominio si scioglie

Necessario capire se i distaccati confermano la decisione anche in relazione al nuovo impianto della palazzina in cui risiedono o se optano per il riallaccio

di Augusto Cirla

La domanda

La domanda
Abito in un condominio composto da 30 unità abitative, che è parte di un supercondominio e ha l’impianto di riscaldamento in comune con altre due palazzine. Due condòmini si sono distaccati dall’impianto centralizzato e pagano soltanto la quota fissa. Ora, le tre palazzine vogliono dismettere il riscaldamento comune e sciogliere il supercondominio; dopodiché ognuna provvederà a fare un suo nuovo impianto. I condòmini distaccati dovranno comunque continuare a pagare la quota fissa per il nuovo impianto?

La risposta de L’Esperto risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 30 gennaio

Premesso che, per sciogliere il supercondominio, occorre che l’assemblea assuma la relativa delibera con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore millesimale (articolo 61 delle Disposizioni di attuazione del Codice civile), con lo scioglimento viene meno anche l’obbligo di corrispondere la quota fissa al supercondominio, sostituito dai nuovi tre diversi condomìni. Resta però da valutare se coloro che si erano già staccati dall’impianto comune confermeranno il distacco anche dal nuovo impianto della palazzina, al cui condominio dovrà semmai essere corrisposta una nuova quota fissa. A questo proposito va anche tenuto presente che la potenza dell’impianto dovrà tenere conto della potenziale possibilità per costoro di riallacciarsi in futuro, concorrendo pro quota a tutte le spese nel frattempo sostenute, oltre che per l’acquisto dell’impianto, anche per la sua conservazione e manutenzione.

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