L'esperto rispondeCondominio

Se l’amministrazione passa dalla Sas alla Srl

Si tratta di un caso in cui muta la natura giuridica della società e pertanto necessita di passaggio assembleare

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di Augusto Cirla

La domanda

Il nostro amministratore di condominio ci ha sempre amministrato attraverso una Sas, società in accomandita semplice, riconducibile in toto a lui, essendone il socio accomandatario. Nel mese di giugno 2023, egli l’ha trasformata in una Srl, nella quale ha fatto entrare un nuovo socio al 90 per cento, che ne è diventato il legale rappresentante (l’amministratore “originario” ha solo il 5% delle quote della nuova Srl). È corretto questo modus operandi, considerando che non c’è stata alcuna delibera assembleare del condominio? Come possiamo comportarci, noi condòmini? Infine, chi dovrebbe avere la firma sul conto bancario, considerando che non c’è stata alcuna delibera? Come è stato possibile, in banca, delegare eventualmente il nuovo socio a operare sul conto corrente del condominio?

L’Esperto Risponde da Il Sole 24 Ore di lunedì 30 ottobre

L’incarico di amministrare un condominio può essere affidato anche a una società, perché così ha disposto la legge 220/2012, di riforma del condominio. L’assemblea nomina quale amministratore una società nella persona del suo legale rappresentante pro tempore: il mandato viene dunque conferito alla società, e non già alla persona del suo legale rappresentante, talché ...