In seguito a delibere assembleari e successiva Cilas (comunicazione inizio lavori asseverata - superbonus), un condominio ha iniziato, nel 2024, gli interventi di ristrutturazione, beneficiando del superbonus al 70 per cento. Al 30 marzo 2024, data di entrata in vigore del Dl 39/2024, però, l’impresa non aveva emesso alcuna fattura relativa all’intervento, in quanto non era stato ancora raggiunto il 30% per il primo stato avanzamento lavori. L’impresa stessa ha emesso, invece, una fattura di addebito, intestata al condominio, per gli oneri di attualizzazione relativi alla futura cessione del credito, che avrebbe effettuato nei confronti di un istituto bancario. Tale fattura emessa consente di beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito?
Pur in assenza di indicazioni dell’agenzia delle Entrate, si ritiene che la risposta sia negativa. Il Dl 39/2024 reca, all’articolo 1, comma 5, la disposizione per cui il diritto di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura è subordinato alla circostanza che, alla data del 30 marzo 2024, figurino sostenute spese per lavori già effettuati, documentate...