L'esperto rispondeCondominio

Vanno verificate le cause di occlusione di un tubo

Sono comuni, salvo titolo contrario, gli impianti idrici e i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il riscaldamento

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di Matteo Rezzonico

La domanda

In un supercondominio, composto da numerosi fabbricati di nove piani, il riscaldamento è dato da una caldaia termica centralizzata, che alimenta, con tubi interrati e montanti, i caloriferi degli appartamenti. All’accensione del riscaldamento, a inizio inverno, in un appartamento al quinto piano due caloriferi collegati allo stesso montante rimasero freddi; l’impresa che gestisce la caldaia termica è intervenuta e i tecnici, dopo avere vuotato parzialmente l’impianto e smontato una valvola di un calorifero, hanno inserito un filo di ferro eliminando l’ingombro. L’amministrazione ha poi addebitato il costo del lavoro (per oltre 500 euro) al condomino. Considerato che la caldaia è stata rinnovata da pochi anni ed è provvista di addolcitore e di defangatore per l’acqua circolante, e visto che il singolo condomino non ha alcuna possibilità di creare ingombri nelle tubazioni, tale addebito è giustificato oppure il costo del lavoro dev’essere posto a carico di tutto il condominio, a titolo di manutenzione dell’impianto di riscaldamento?

 L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore del 5 febbraio 2024

Salvo diversa disposizione contenuta nel regolamento condominiale contrattuale (se esistente), le spese per l’intervento di spurgo di una valvola di un calorifero privato sono a carico del condomino proprietario del calorifero. L’articolo 1117, n. 3, del Codice civile stabilisce infatti che sono comuni, salvo titolo contrario, gli impianti idrici e i sistemi centralizzati...