L'esperto rispondeCondominio

Così i condòmini partecipano alla formazione dell’Odg

Non sussiste un diritto del singolo condomino a imporre la trattazione di questioni in sede assembleare

di Matteo Rezzonico

La domanda

Il contenuto e la sequenza degli argomenti dell’ordine del giorno delle assemblee del nostro condominio sono sempre decisi dall’amministratore, il quale - a suo insindacabile giudizio - include eventuali richieste di singoli condòmini, anche solo per risolvere loro problematiche individuali. Nonostante anche i consiglieri gli abbiano più volte chiesto di conoscere l’ordine del giorno prima dell’invio delle convocazioni, almeno per potergli fornire il loro parere e capire le motivazioni delle sue scelte, l’amministratore continua a ignorare ogni richiesta e a imporre la sua sequenza di argomenti. In base alla legge è possibile - ed eventualmente con quale procedura - obbligare l’amministratore a integrare il suo ordine del giorno con gli argomenti richiesti e motivati da gruppi significativi di condòmini o dai consiglieri, e a inserirli nella sequenza di discussione con una opportuna, adeguata priorità? In tal caso, l’amministratore che omettesse di adempiere a tali richieste incorrerebbe in qualche sanzione o responsabilità?

L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 23 giugno 2025

Si premette che l’articolo 66, comma 1, delle Disposizioni di attuazione del Codice civile dispone che «l’assemblea, oltre che annualmente in via ordinaria per le deliberazioni indicate dall’articolo 1135 del Codice, può essere convocata in via straordinaria dall’amministratore quando questi lo ritiene necessario o quando ne è fatta richiesta da almeno due condòmini...