Immobile ereditato, come gestire la cedolare del contratto d’affitto?
Un contribuente ha acquisito in eredità un immobile locato a terzi. Al fine di comunicare il subentro ha provveduto ad inviare modello RLI all’Agenzia delle entrate con relativa opzione per cedolare secca. Non ha però provveduto a spedire all'inquilino lettera raccomandata di comunicazione con opzione cedolare e rinuncia aumento canoni. È possibile comunque procedere all'applicazione dell'imposta agevolata e a non versare l'imposta di registro per rinnovo contratto?
In base ai chiarimenti forniti dall'agenzia delle Entrate nella circolare 26/E/2011 e Ris. 115/E/2017 si ritiene che l'erede decada dal beneficio per mancata notificazione dell'opzione all'inquilino per l'anno in corso, in quanto a tale adempimento non è possibile applicare la remissione in bonis. Di conseguenza non essendo possibile applicare il regime della cedolare secca, occorre versare l'imposta di registro ricorrendo all'istituto del ravvedimento operoso. L'agevolazione potrà essere applicata dall'anno successivo se vengono rispettati gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente.
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