Impianti elettrici, può servire la dichiarazione di rispondenza
di Matteo Rezzonico
La domanda
La domandaNel nostro condominio abbiamo provveduto a effettuare la verifica periodica dell’impianto di messa a terra. Il certificatore non ha segnalato alcuna anomalia tecnica dell’impianto, ma ha evidenziato che: - la dichiarazione di conformità non è completa, in quanto non fa riferimento a un progetto; - manca il progetto dell’impianto elettrico, con i relativi allegati (schemi elettrici e planimetrie); - non è stata fornita copia della relazione tecnica relativa alla protezione della struttura contro la fulminazione. In un condominio simile al nostro, un altro certificatore ha redatto il verbale sulla base delle norme Cei (Comitato elettrotecnico italiano) 64-8, 98-2, 99-3. Io ritengo che nel nostro caso sia stata data un’interpretazione estensiva al Dpr 462/2001, a mio parere non corretta e non appropriata, dato che noi condòmini non siamo datori di lavoro dipendente; ho inoltre evidenziato che tutta la documentazione dev'essere stata necessariamente allegata al progetto costruttivo (che risale al 2005) presentato all'ufficio tecnico del Comune, che ha rilasciato il certificato di agibilità, e ciò dovrebbe attestare la presa visione di tutte le incombenze documentali. Qual è il parere dell'esperto? E come ci dobbiamo comportare?
Premesso che situazioni come quella prospettata richiederebbero l’esame della fattispecie in concreto e un sopralluogo, quanto alla mancanza di documenti, e considerato che l’impianto è stato realizzato intorno al 2005 (data del progetto costruttivo), nel caso in esame può trovare applicazione il decreto interministeriale 37/2008 sull'installazione degli impianti negli...