L'esperto rispondeCondominio

L’assemblea non può imporre la tinteggiatura dei balconi

Soltanto i rivestimenti esterni pregiati o i fregi decorativi si ritengono di proprietà comune

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di Cesarina Vittoria Vegni

La domanda

La domanda
Nel nostro condominio i soffitti dei balconi aggettanti, posizionati a fronte strada, necessitano di essere ritinteggiati, mentre le facciate dell'edificio sono ancora intatte. Vorrei sapere se, per il decoro del condominio, pur trattandosi di proprietà private, l'intervento debba essere reso obbligatorio tramite delibera dell'assemblea condominiale, e, se sì, con quale maggioranza.

La risposta de L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 21 novembre

I balconi aggettanti sono ritenuti dalla giurisprudenza di proprietà esclusiva dell’unità immobiliare che servono, in quanto prolungamento della stessa; di conseguenza, le spese per il rifacimento sia della pavimentazione che della parte sovrastante il balcone del piano inferiore sono a carico del proprietario. Soltanto i rivestimenti esterni pregiati o i fregi decorativi si ritengono di proprietà comune, perché ineriscono alla facciata (tra le altre, si segnala la sentenza del Tribunale di Salerno, sezione I, 16 marzo 2020, numero 933).
Per i princìpi che governano la disciplina condominiale, l’assemblea non può deliberare sulle parti esclusive e imporre un obbligo relativo alle stesse (Cassazione civile, sezione VI, 12 marzo 2020, numero 7042). Ciò è possibile solo in forza di una convenzione fra tutti i condòmini o di un regolamento condominiale contrattuale.
Peraltro, se - nel caso di specie - dovesse ricorrere una grave violazione del decoro architettonico oppure si presentasse un problema di sicurezza per gli altri condòmini (per esempio, in caso di caduta di calcinacci), si ritiene che possa essere imposta l’opera di manutenzione al proprietario esclusivo, anche attraverso il ricorso all’autorità giudiziaria.

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