Tari, i criteri di applicazione per l'immobile non utilizzato
di Pasquale Mirto
La domanda
La domandaNel 2022 ho acquistato un immobile in fase di costruzione; a luglio dello stesso anno ho attivato le utenze, a ottobre 2022 l'ho accatastato e ad aprile 2023 vi ho trasferito la residenza. Il Comune, ora, mi addebita la Tari chiedendomi tutto il 2023 e sei mesi del 2022. Poiché pensavo di dover pagare dal trasferimento della residenza, ho chiesto spiegazioni in Comune e mi hanno detto che l'obbligo di pagamento decorre dalla prima attivazione delle utenze. È corretto?
La risposta del Comune non appare circostanziata. Occorre premettere che il presupposto della Tari è il possesso di locali o aree, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Di norma, i regolamenti comunali dispongono alcune presunzioni circa le condizioni sufficienti a considerare i locali come produttivi di rifiuti, come la presenza di mobilio...