L'esperto rispondeCondominio

Teleriscaldamento, i consumi devono essere controllabili

Tutti, sia volontari che involontari

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di Gaia Martinenghi

La domanda

In caso di condominio servito da teleriscaldamento si ha la contabilizzazione del telecalore. I condòmini, allo scopo di controllare la coerenza di quanto è stato loro addebitato a titolo di consumi volontari e involontari, hanno diritto di conoscere anche i corrispondenti totali condominiali, in valore e quantità? L’addebito del consumo complessivo e quello dei consumi “volontari” sono comunicati ai condòmini sia in euro che in kWh. Le cosiddette dispersioni di calore, invece, sono rese note solo in euro. L’ordinanza della Cassazione 23895/2024 afferma che «il bilancio condominiale non deve rispettare le forme rigorose dei bilanci societari, ma deve risultare chiaro e comprensibile, consentendo ai condòmini di verificare entrate, uscite e ripartizioni» (tale pronuncia richiama i precedenti di Cassazione 3892/2017 e 1370/2023). L’espressione «verificare entrate, uscite e ripartizioni» legittima la sola conoscenza dei valori monetari, totali e parziali, oppure il condomino può chiedere di conoscere anche il totale da ripartire in valore e quantità, tra cui le “dispersioni di calore”, e ha diritto di sapere come l’amministratore calcoli, annualmente, le dispersioni totali del calore in kWh?

L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 16 giugno 2025

In tema di contabilizzazione del calore, i condòmini hanno diritto a ricevere informazioni chiare e comprensibili riguardo alle entrate, uscite e ripartizioni delle spese, inclusi i dati relativi ai consumi, sia volontari che involontari. La trasparenza nella gestione condominiale implica che i condòmini possano chiedere di sapere quali sono non solo i valori monetari...