L'esperto rispondeLavori & Tecnologie

Teleriscaldamento, consumi con criticità sul calcolo

Si ritiene plausibile continuare a riferirsi alle previgenti procedure per la verifica periodica degli strumenti di misura

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di Pierpaolo Masciocchi

La domanda

La direttiva 26 luglio 2023 del ministero delle Imprese e del made in Italy definisce l’ambito di applicazione, e le procedure tecniche, per la verifica periodica degli strumenti di misura in servizio utilizzati per funzioni di misura legali. Chiedo come applicare tale direttiva al teleriscaldamento, dato che i contatori del fornitore, presso le centrali termiche condominiali, sono unici per acqua calda sanitaria e riscaldamento. Non sembrano quindi possibili, per il teleriscaldamento, le verifiche di legge a tutela del consumatore, utilizzando le schede N-O-P unite alla direttiva; infatti, sulle fatture riferite ai consumi di teleriscaldamento condominiali, il fornitore espone il totale dei kWh e il corrispettivo dovuto in euro, senza distinguere il “di cui” imputabile separatamente all’acqua calda sanitaria (in kWh e metri cubi) da quello dovuto al riscaldamento. Questo intralcia anche la successiva separata contabilizzazione individuale, obbligatoria per legge.

 L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 11 dicembre

Per il teleriscaldamento - con riferimento, in particolare, ai contatori del fornitore collocati presso le centrali termiche condominiali, unici per acqua calda sanitaria e riscaldamento - si conferma il dubbio espresso nel quesito circa la difficoltà di utilizzo delle schede N-O-P allegate alla direttiva 26 luglio 2023 del ministro delle Imprese e del made in...